SOSTEGNO ALLO STUDIO

Dal 2012 la Dea cooperativa sociale, negli spazi di via Fabrizio De Andrè e di via Antegnati, svolge attività di sostegno allo studio dedicata ai bambini della scuola primaria di primo e secondo grado di famiglie migranti, che sono quelli con maggiori difficoltà a scuola. I partecipanti sono 27 suddivisi su 3 gruppi con 3 educatrici di riferimento, oltre a una mediatrice culturale e tre insegnanti specializzate in lingua italiana, matematica e inglese.  L’attività è suddivisa in momenti di aiuto compiti e momenti sia di attività di potenziamento che ludico creative che favoriscono autostima e integrazione. L’esperienza si è realizzata come cornice emotivo-relazionale all’interno della quale i bambini, inviati dalle insegnanti del territorio per difficoltà di apprendimento e di relazione, hanno potuto fare esperienza dell’imparare in un’ottica di partecipazione gioiosa, del condividere vissuti a volte molto conflittuali, sentirsi ascoltati ed esprimere pensieri e istanze personali.

A seconda dei bisogni e delle problematiche che emergono, a “VARIEVIE immersa nella Natura” si offre un’attenzione individualizzata e si propongono attività alternative ai compiti scolastici tradizionali, spesso vissuti con demotivazione o ansia. Le attività laboratoriali e i giochi di parola mirano a favorire l’apprendimento attraverso il gioco e il fare insieme. Gli operatori sono facilitatori adulti con un approccio educativo attento agli aspetti emotivi e con competenze in discipline umanistiche, scientifiche e linguistiche.

L’attenzione degli operatori si rivolge non solo alle attività didattiche e di studio, ma anche agli aspetti relazionali, ascoltando i bisogni di ciascun ragazzo e valorizzandone le risorse. Durante l’esperienza, si svolgono regolarmente momenti di équipe per una progettazione condivisa e un confronto sui bambini partecipanti al progetto. Periodicamente, si tengono riunioni di raccordo e scambi con gli insegnanti.

Operativamente, le attività di sostegno allo studio sono affiancate da momenti di laboratorio basati sul gioco, la sorpresa e l’emozione, consentendo un “fare insieme” in un clima piacevole e di scambio tra i partecipanti. Questo approccio permette l’apprendimento condiviso e la socializzazione delle competenze. Per i ragazzi con difficoltà di apprendimento e problemi di autostima, l’attività del fare insieme aiuta a riconoscere le proprie risorse e capacità personali.

Nel futuro del progetto, l’intento è incentivare le proposte di laboratorio con le arti come sfondo integratore, collaborando con le biblioteche di zona, con cui si è stabilita una collaborazione proficua.

L’organizzazione del tempo è così articolata:

Momento iniziale di accoglienza con merenda: condivisa in gruppo come possibilità di relax e distacco dalle attività scolastiche appena concluse e come spazio di ascolto e confronto in merito ad accadimenti del quotidiano, a pensieri, vissuti ed emozioni.

Momento dei compiti: l’attività si svolge per lo più in piccoli gruppi in cui si tende a promuovere il confronto per la ricerca di soluzioni individuali. L’intento è quello di fornire ai bambini strumenti per “imparare ad imparare” e per appropriarsi di un proprio metodo di studio tenendo conto delle difficoltà specifiche di ognuno

 

A seconda dei bisogni e delle problematiche che si evidenziano si offre un’attenzione individualizzata e si propongono attività alternative al “compito scolastico”, a volte vissuto con demotivazione, a volte con coloriture ansiogene. Attività laboratoriali, giochi di parola, ecc, proposte tese a favorire degli apprendimenti attraverso il gioco e il fare insieme Gli operatori sono adulti facilitatori con un approccio educativo attento agli aspetti emotivi e con delle competenze in discipline umanistiche, scientifiche e linguistiche. L’attenzione degli operatori è rivolta, oltre che alle attività didattiche e di studio, anche agli aspetti relazionali, con un ascolto mirato all’accoglimento dei bisogni di ciascun ragazzo e con l’intento di valorizzarne le risorse. Nel corso dell’esperienza si svolgono regolarmente momenti di equipe finalizzati ad una progettazione condivisa e ad un confronto in merito ai bambini partecipanti al progetto. Periodicamente hanno luogo riunioni di raccordo, scambi e confronti con le insegnanti. Dal punto di vista operativo le attività di sostegno allo studio sono affiancate da momenti di laboratorio basati sul gioco, la sorpresa e l’emozione. I percorsi consentono un “fare insieme” in un clima di piacevolezza e scambio tra i partecipanti in cui, imparando gli uni dagli altri, si perseguono apprendimenti condivisi e si socializzano competenze. Nel caso specifico di ragazzi con difficoltà di apprendimento, che spesso vivono problematiche di autostima, l’attività del fare insieme permette loro di riconoscere risorse e capacità personali. L’attività di laboratorio veicola nuovi processi espressivi, la conoscenza di materiali e di tecniche, di altri linguaggi, oltre a quello mediato dalla parola. In alcune delle esperienze la proposta dell’opera d’arte è stata declinata come sollecitazione per stimolare i bambini a guardare le cose da prospettive diverse, favorire l’espressione della loro fantasia e creatività e sostenere i percorsi del loro immaginario.
Tutti i laboratori hanno previsto, in sede finale, un lavoro di documentazione per lasciare memoria di quanto svolto. 
LABORATORI DELL’ARTE
Nel futuro articolarsi del progetto l’intento è quello di incentivare le proposte di laboratorio che avranno sempre le arti come sfondo integratore, E’ prevista la collaborazione con le biblioteche di zona con cui da tempo si è stabilita una proficua collaborazione
STUDY SUPPORT/AFTER SCHOOL HOMEWORK

Since 2012 La Dea Cooperativa Sociale at Fabrizio De Andrè and Antegnati schools, carries out study support activities dedicated to elementary school children of first and second grade from migrant families, who are the ones with the most difficulties at school. The participants are 27 divided into 3 groups, with 3 reference educators, as well as a cultural mediator and three teachers specialized in Italian, math and English. The activity is divided into moments of homework help and moments of both reinforcement and creative play activities that promote self-esteem and integration. The experience took place as an emotional-relational framework within the children, sent by local teachers for learning and relationship difficulties, were able to experience learning in a joyful participation perspective, sharing sometimes very conflicting experience and expressing personal thoughts and instances.

The initiative is envisioned as a space of time and relationship capable of realizing itself as a pleasant possibility of welcoming and encountering the other, of discovery and constructive exchange, and of providing children with guidance and educational support in carrying out their homework. The guiding idea is that the evolution of thinking is closely related to affective-relational development and that a child’s readiness to be open to the new and to knowledge is connected to positive learning relationships.

The organization of time is articulated as follows:

Initial welcome moment with snack: shared as a group as a chance to relax and detach from the school activities that have just ended and as a space for listening and talk about daily happenings, thoughts, experiences and emotions.

Homework time: the activity takes place mostly in small groups in which there is a tendency to promote confrontation in order to find individual solutions. The intent is to provide children with tools to “learn to learn” and to appropriate their own method of study taking into account the specific difficulties of each one.

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